L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando le città in tutto il mondo. Secondo una ricerca della Frost & Sullivan, si prevede che entro il 2025 il mercato globale delle smart city raggiungerà un valore di 2,57 trilioni di dollari, con un tasso di crescita annuo del 19,4%. I luoghi urbani che adottano la tecnologia intelligente stanno migliorando l’accessibilità e l’infrastruttura dei trasporti, riducendo le emissioni di carbonio nelle aree urbane.
Le città intelligenti hanno anche il potenziale per renderci più produttivi. Secondo una ricerca di Accenture, le smart city possono creare nuove opportunità di lavoro, migliorare la qualità della vita e aumentare il PIL. Le persone che lavorano nelle smart city beneficiano di un maggior supporto tecnologico e possono sfruttare l’Internet delle Cose (IoT) per migliorare la loro efficienza.
Più verde, migliore salute mentale
Gli spazi verdi e la sostenibilità sono un altro elemento importante nelle smart city. Una recente ricerca pubblicata su Environmental Science & Technology ha dimostrato che le persone che hanno accesso a spazi verdi hanno una migliore salute mentale, dispongono di più tempo da dedicare allo svago e al tempo libero (ricreatività, giochi, lettura, crescita personale, sport) e sono meno propense ad avere problemi di ansia e depressione. Tuttavia, molte città si sono trasformate in giungle di cemento senza i parchi, gli spazi blu e le aree aperte di cui abbiamo bisogno per essere felici.
La costruzione in queste aree urbane è solitamente insostenibile, poiché vengono utilizzati materiali ad alta intensità di carbonio per costruire edifici che saranno distrutti quando la loro utilità sarà terminata. Una ricerca pubblicata su Sustainable Development of Construction Management and Engineering ha rilevato che il trasporto e la demolizione sono la fonte più grande di emissioni di carbonio legate alla costruzione.
Malesia, Emirati, Danimarca: nuovi quartieri green in costruzione
In tutto il mondo, ci sono molti progetti di quartieri green in corso di realizzazione. Uno di questi è il progetto di Forest City in Malesia, un quartiere che si estende su una superficie di 30 km² e che mira a ospitare circa 700.000 residenti. Il quartiere sarà completamente alimentato da fonti rinnovabili e ospiterà numerosi parchi, giardini e spazi verdi. Inoltre, il quartiere sarà dotato di tecnologie avanzate per il controllo dell’aria e dell’acqua, nonché di soluzioni intelligenti per la gestione dei rifiuti.
Un altro progetto è quello di Masdar City negli Emirati Arabi Uniti, un quartiere sostenibile progettato per essere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Il quartiere utilizza tecnologie avanzate per la produzione di energia solare e la gestione dell’acqua, mentre la mobilità è garantita da una rete di trasporto pubblico a emissioni zero.
Un’altra importante iniziativa è quella di Nordhavn, il quartiere sostenibile di Copenaghen in Danimarca. Il quartiere è stato progettato per essere completamente carbon neutral e per ospitare circa 40.000 residenti. Nordhavn è dotato di tecnologie avanzate per la gestione dell’acqua e dell’energia e ospita numerosi spazi verdi e parchi pubblici.
Questi sono solo alcuni dei progetti più importanti di quartieri green in corso di realizzazione nel mondo, che dimostrano come la sostenibilità sia diventata una priorità per molte città in tutto il mondo. Fonti: [1] Forest City – Malaysia, https://www.forestcitycgpv.com/; [2] Masdar City – UAE, https://www.masdar.ae/; [3] Nordhavn – Denmark, https://www.nordhavn.dk/.
Le smart city in genere danno priorità agli spazi verdi. Gli urbanisti che utilizzano l’IoT e l’automazione possono ottenere di più dagli sviluppi esistenti e concentrarsi su progetti di sviluppo che migliorano la qualità della vita delle persone. Ciò è una buona notizia per le persone che lavorano in ambienti urbani, poiché i dipendenti possono trascorrere il loro tempo libero esplorando i parchi locali e le riserve naturali.
L’automazione per ridurre i consumi: TrashBot a San Francisco
L’automazione, tuttavia, può cambiare per sempre il modo in cui costruiamo l’ambiente urbano. Le aziende di costruzione che abbracciano l’automazione possono utilizzare robotica per installare pannelli solari in aree difficili da raggiungere. Le società di costruzione possono anche utilizzare la stampa 3D per produrre materiali più economici e sostenibili, su misura ed più facili da trasportare.
L’uso di veicoli elettrici sta diventando sempre più comune, grazie alle politiche governative che promuovono la sostenibilità ambientale. Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, il numero di veicoli elettrici in circolazione nel mondo dovrebbe superare i 230 milioni entro il 2030. Infine, l’utilizzo di robot per la manutenzione delle aree verdi e la raccolta differenziata dei rifiuti sta diventando sempre più diffuso.
Ad esempio, la città di San Francisco ha introdotto il robot “TrashBot” per la raccolta differenziata dei rifiuti in strada, riducendo così il consumo di carburante dei mezzi di raccolta. (Fonti: Navigant Research, Agenzia Internazionale per l’Energia).
TrashBot: come funziona
TrashBot è un robot progettato per migliorare la pulizia delle strade di San Francisco. Il robot è stato sviluppato dall’azienda CleanRobotics ed è stato introdotto per la prima volta nella città nel 2019. TrashBot utilizza l’intelligenza artificiale e la tecnologia di visione computerizzata per aiutare a identificare e separare i rifiuti in modo efficiente e sostenibile.
Il funzionamento di TrashBot è molto semplice: gli utenti depositano i loro rifiuti all’interno del robot, che poi analizza il tipo di materiale e lo separa in base alle categorie di riciclaggio. In particolare, il robot è in grado di separare materiali come plastica, metallo, cartone e vetro. Il sistema di raccolta dei rifiuti è stato sviluppato per ridurre il numero di errori di separazione, garantendo così un maggiore tasso di riciclaggio.
Secondo CleanRobotics, il robot è in grado di separare i rifiuti con una precisione del 90%, che è molto più alta rispetto ai tassi di separazione manuali, che di solito oscillano tra il 50% e il 60%. Inoltre, il robot è in grado di tracciare i dati sui rifiuti, consentendo alle autorità di monitorare il volume di rifiuti generati, i tassi di riciclaggio e le aree della città che hanno maggiori problemi di smaltimento dei rifiuti.